Il mio HotSpot D-Star versione 2.0
Oggi vi presento il mio nuovo HotSpot D-Star in versione 2.0. Preso dall’entusiasmo della scheda dvmega e Raspy, ho voluto assemblare un nuovo sistema dstar, usando una radio Kenwood TM431 già in mio possesso, precedentemente usata per il packet a 9600 Bps, quindi già modificata …
Lo scopo di questo lavoro è stato, avere un sistema più efficiente; i 5 watt della potenza minima della radio, garantiscono un segnale robusto nella mia città, anche il ricevitore è tutta un’altra musica. Per il cuore ho scelto la scheda DV-RPTR-V2-LT, usata sopratutto per costruire ripetitori D-Star, perché essa ha un eccellente algoritmo di decodifica digitale, che le conferisce un’alta sensibilità.
Anche se essa è in grado di lavorare, in modalità Stand-alone cioè da sola, in quanto ha una sua CPU. Io ho preferito utilizzare sempre la precedente e conosciuta piattaforma, il Raspberry PI 2 con i software di G4KLX. Non è escluso, che in seguito possa adottare anche altre soluzioni, ma per il momento valuto questa, collegando la DV-RPTR al Lampone tramite la porta USB.
Tutta l’alimentazione è a 12 Volts, tranne quella del Raspy, che è ottenuta tramite un abbondante convertitore DC-DC.
Il contenitore è auto costruito ed è tutto in alluminio. Il raffreddamento è garantito da tre ventole di cui una da 80 cm che si intravede nella foto, con una rotazione continua a bassa velocità, mentre le altre due da 70 cm e a basso spessore, sono collocate nel coperchio superiore. Esse sono controllate da un termostato, che legge la temperatura dal radiatore della radio.
Il lato fronte riporta, in una fessura il transceiver, l’interruttore di accensione ed i vari led di segnalazione.
Sul retro abbiamo una feritoia, che fa uscire le connessioni del Raspberry, nonché alimentazione ed antenna.
La distribuzione linux usata è sempre quella del Maryland D-Star, speriamo che tenga. L’Hotspot è utilizzabile da chiunque si trovi nelle mie vicinanze e sia sintonizzato sulla frequenza di 430.462,5 Mhz. Io sono collegato alla rete del link nazionale digitale CISAR, tramite il reflector XRF003. I parametri sono i soliti CQCQCQ IK6DIO B IK6DIO G . Si può anche controllare da internet chi utilizza il sistema, tramite la sua DashBoard. Il progetto non si ferma qui, di sicuro avrà delle modifiche, altrimenti che sperimentazione è. Buoni QSO a tutti, ci sentiamo nell’etere by de Claudio IK6DIO.